Sintetizzando Onde con i numeri: capacità di visione (intendendo anche la nitida fotografia di Matteo de Martini): 7 abbondante, emozioni: 5 scarso. Un amore nevrotico tra una ragazza che non vuole farsi guardare (ha una macchia viola sul viso e sin da piccola ne ha sofferto) e un musicista non vedente raccontato attraverso scorribande tra non luoghi (la macchina da presa esplora aeroporti, ferry boat, tunnel, centri commerciali, acquari, spiagge con vista su ciminiere) e una recitazione stranita e tenera proprio come la musica alta Robert Fripp che compone it protagonista. Anita Caprioli è dolce nel suo ispido scontrarsi con il mondo, Ignazio Oliva ha l'espressione indifesa schianta-ragazzine no global e Genova (con qualche ripresa a Milano) offre ta sua bizzarra commistione di antico e ipermoderno. Insomma, ci sono gusto di composizione (vedi anche la cura delle musiche) e febbrile volontà di comunicare.
Purtroppo manca -e non è un fattore secondario- una storia avvincente da raccontare.
M. L.